UN'OASI NATURALE...
Il Parco del Monte Moria offre una interessante e quanto mai varia presenza boschiva. La copertura arborea arriva ai tre quarti della superficie e regala come traccia dominante la presenza di castagneti da frutto con esemplari centenari dalle forme strane ed originali. Nelle zone più rade le ginestre ed il ginepro disegnano giochi di tonalità sull’aspro terreno.
La parte del Parco che comprende la Croce dei Segni presenta una distesa di faggi che scendendo si tramuta in un universo di arbusti come il carpino, il nocciolo, il maggiociondolo e il caprifoglio. Alcune zone si mostrano come oasi di sempreverdi come il pino silvestre e piccoli abeti.
Il sottobosco del Monte Moria è rinomato per la produzione di funghi e per la presenza di piante erbacee che, a seconda dell’altitudine, possono essere felci, erba fragolina, limodoro, gigli e splendide orchidee. Questa oasi naturale è percorsa e presidiata da cinghiali, tassi, daini, volpi, scoiattoli, poiane, picchi e sparvieri: “prede” ambite per gli appassionati di foto naturalistiche.
A PIEDI, IN MOUNTAIN BIKE, A CAVALLO...
Il Parco Provinciale del Monte Moria puo’ essere la meta ideale per la pratica di discipline sportive come il cicloturismo e l’escursionismo. Esistono differenti possibilità di percorso sia partendo dal centro di Lugagnano che iniziando dalla frazione di Rustigazzo.
A seconda dell’equipaggiamento e del tempo a disposizione si possono scegliere diverse soluzioni: tenendo come punti di riferimento il Monte Moria è possibile costeggiare le dolci pendici del Monte Croce dei Segni, godersi lo splendido panorama dal crinale di Monastero e raggiungere la diga di Mignano. I due grandi circuiti di equiturismo dell’Appennino piacentino (uno in Val Nure e l’altro nella parte orientale della Vald’Arda) indicano la zona del Parco del Monte Moria come zona di collegamento tra i due tracciati.